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Nel 1909, Gabriele D’Annunzio, scrivendo la presentazione di una guida alle Osterie d’Italia di Hans Bart, scrisse un famosissimo elogio del Nepente. “…Io son certo che, se ne beveste un sorso, non vorreste mai più partirvi dall’ombra delle candide rupi, e scegliereste per vostro eremo una di quelle cellette scarpellate nel macigno che i Sardi chiamano Domos de Janas”.
Arrivo a Oliena in giornata, cena tipica e pernottamento in B&B.
Se il Nepente incantò Gabriele D’Annunzio, non ci faremo mancare di farci aprire una bottiglia e assaporarlo in buona compagnia con i formaggi, il pane carasau e l’olio d’oliva. Ne faremo conoscenza a cena ? entrando in un locale storico a conduzione familiare, presente in tutte le guide enogastronomiche più importanti, sia nazionali che estere, a dimostrare la grande professionalità e ospitalità che da sempre lo contraddistingue.
Si pernotta nel B&B adiacente.
Fondata in epoca nuragica, Oliena conobbe un primo grande sviluppo nel Medioevo, e nel XIV sec. passò sotto il dominio di Pisa.
Qui ci accoglie una Guida turistica locale che ci accompagnerà nella Valle di Lanaitho sede di antiche civiltà nuragiche, visitando il Villaggio Nuragico Sa Sedda ‘e sos Carros, Grotta Corbeddu e Grotta Sa Ohe.
Sulla via del ritorno imperdibile il Parco e le sorgenti carsiche di Su Gologone, le più importanti dell’isola, con una portata d’acqua fra le più importanti in Europa.
È monumento naturale dal 1998 per la visione di quell’acqua limpida che sgorga dalle pareti di roccia dolomitica che incanta al primo sguardo e infonde un profondo senso di pace.
Si avvicina l’ora di emozionare le nostre papille gustative e abbiamo proprio il posto giusto.
Un tempo in Barbagia “sa mannalita” era la capra domestica che forniva il latte ai bambini che soffrivano di intolleranza a quel vaccino in particolare. Poiché nelle campagne di Oliena le capre vengono allevate da qualche millennio sarà un’esperienza di rara intensità godersi un sosta assaporando una sublime sintesi tra i tipici formaggi caprini della tradizione locale. Qui Danilo e sua moglie Daria, producono formaggi e yogurt caprini di altissima qualità e innovazione, basandosi su un piccolo gregge che curano essi stessi.
Grazie alle antiche conoscenze familiari tramandate nel tempo, unite alle più innovative ricette casearie e alla ricerca di abbinamenti di ingredienti e aromi della Sardegna, i prodotti Mannalita sono una sublime sintesi tra i tipici formaggi caprini della tradizione locale e i gusti moderni.
Nel pomeriggio faremo una passeggiata per le vie del centro lungo il percorso fotografico di Marianne Sin-Pfaltzer, la grande fotografa tedesca che, sbarcata con una Rolleicord 6×6, inizierà a ritrarre i volti, gli abiti, i paesaggi, le antiche tradizioni di un paese che le piacque così tanto da stringere profondi legami di amicizia coltivati fino agli ultimi anni di vita. Quello di Marianne Sin-Pfältzer è uno dei pochi sguardi femminili sulla Sardegna del dopoguerra, uno sguardo che indaga con curiosità e passione luoghi, volti e mestieri di un’isola proiettata verso la modernità ma ancora saldamente legata alle proprie radici . Uno sguardo delicato e sensibile che le consente una sintonia con i soggetti che traduce in ritratti intensi e coerenti con una visione sempre attenta agli umili.
Oliena è una città dove gli artigiani hanno ancora un posto e il loro lavoro è molto rispettato.
Saremo sorpresi di quante cose abbiamo in comune i sardi e gli spagnoli, come ad esempio gli scialli ricamati, i “recramu”. Imperdibile una visita ad un laboratorio di ricami per costumi sardi, dove con creatività e maestria si preserva un’antica tradizione in via d’estinzione.
PIANO STRAORDINARIO DI RILANCIO DEL NUORESE - POR FESR SARDEGNA 2014-2020
AZIONE 6.8.3. - Progetto VISIT NUORESE