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Un week end nell’Atene della Sardegna

3 giorni - 2 notti

In collaborazione con

Le Strade del Vino

Nuoro è l’Atene sarda, animata da un vivace fermento culturale sin dall’Ottocento. Artisti e letterati come Salvatore e Sebastiano Satta, Francesco Ciusa e Grazia Deledda le diedero notorietà in tutta Europa. Passeggiare nel suo centro storico è un’esperienza gradevole e rilassante. Ma abbiamo due giorni e il tempo di coglierne le eccellenze.

  • Montagna
  • Ambiente
  • Mare
  • Cultura

Arrivo in giornata a Nuoro:

Museo Deleddiano

La vita della scrittrice nuorese Grazia Deledda, premio Nobel per la letteratura nel 1926, viene descritta attraverso i numerosi oggetti, documenti, fotografie e scritti autobiografici che troveremo all’interno della sua casa natale. Il 10 dicembre 1927 l’Accademia svedese le conferisce il premio Nobel per l’anno 1926. Il 10 dicembre 1927 l’Accademia svedese le conferisce il premio Nobel per l’anno 1926. Il Museo Deleddiano, intende ricomporre nella sua casa il legame affettivo fra Grazia Deledda e la sua città, come viene manifestato nel suo romanzo autobiografico Cosima, proponendo al visitatore un viaggio nel tempo, nella società e nei luoghi di colei che attraverso la sua scrittura ha fatto conoscere al mondo la cultura e i sentimenti della Barbagia e dell’intera Sardegna.

Latteria Zia Marianna 1936

Il profumo del pane ci risveglia l’appetito e la ricca vetrina che si affaccia sulla via principale di Nuoro è un invito ad entrare. Una sosta alla latteria “Zia Marianna” è una buona idea. Lo storico negozio da quasi ottant’anni seleziona i migliori prodotti dell’enogastronomia sarda e anche tipicamente nuoresi, come “su Filindeu”, pasta finemente lavorata a mano che si prepara in occasione della festa di San Francesco. Roberto eredita dalla nonna Marianna e dalla mamma Giuseppina l’arte della bottega, e nel 2017 arricchisce lo storico negozio di un nuovo spazio: un bistrot dove ci consiglierà i prodotti più adatti al nostro palato con ricette della tradizione, tutto accompagnato con dell’ottimo vino.

Slow Food lo ha selezionato come uno dei 18 “luoghi del gusto”, su 544 in tutta Italia, che hanno meritato il premio “Locale del Buon Formaggio”, un riconoscimento rivolto a osti, bottegai, ristoratori e commercianti che si distinguono “per la cura e la passione dimostrata nella ricerca paziente e minuziosa delle produzioni tipiche di piccoli artigiani“.

Il Rifugio

Per una cena a Nuoro è decisamente un’esperienza andare in uno degli storici ristoranti della città, nato nel 1988 e sempre gestito dal patron-chef Silverio Nanu e la sua famiglia. Le proposte spaziano da robusti piatti di carne tipici della tradizione barbaricina a innovativi piatti di pesce freschissimo. Un autentico laboratorio di cucina tra arte, passione, studio e ricerca che è da sempre celebrato tra gli intenditori. Una meta obbligata per gli estimatori del gusto, richiamati da quel sapiente contrappunto di fresca inventiva e rigorosa tradizione che costituisce il segreto della cucina di questo ristorante che non delude mai.

Come esperienza “optional” potremo arrivare al ristorante per tempo e vivere anche una “Cooking experience”, per apprendere la preparazione dei piatti tipici della tradizione nuorese.

Pernottamento: in B&B oppure in Residence con possibilità di monolocale

Una casa nella via principale di Nuoro. Uno spazio curato ed accogliente, con terrazza e corte interna ben arredate offrono un confortevole spazio relax. La posizione centrale consente di raggiungere a piedi i principali musei e gli altri luoghi di interesse turistico.

Come a casa. Il Residence Grandi Magazzini nasce dalla trasformazione di uno storico palazzo commerciale in una moderna struttura alberghiera.

Il passato, il presente e il futuro di questo spazio sono rappresentati dalla famiglia Cicalò che, dopo aver aperto i Grandi Magazzini Ruju Cicalò nel 1962, ha curato la rinascita dell’edificio a nuova vita. Il risultato è un luogo concepito con l’attenzione e l’amore che si può avere solo per i luoghi a cui si è davvero affezionati.

Per questo il Residence Grandi Magazzini offre tutto il calore che trovi solo a casa tua.

Attrazioni da vedere

MAN Museo d’arte 

Al MAN conosceremo i più importanti autori della storia dell’arte sarda, tra i quali Antonio Ballero, Giuseppe Biasi, Francesco Ciusa, Mario Delitala, Carmelo Floris, Maria Lai, Mauro Manca, Costantino Nivola e tantissimi altri.

Il MAN è un’istituzione pubblica permanente, unica nel suo genere in Sardegna, votata allo studio, la conservazione e la promozione dell’arte moderna e contemporanea. Il museo persegue i propri obiettivi culturali attraverso molteplici attività, svolte sia all’interno della sede museale, sia sul territorio: realizzazione di progetti espositivi dedicati ai linguaggi visivi contemporanei e alla storia dell’arte dal XIX al XXI secolo, valorizzazione del patrimonio custodito (la collezione d’arte sarda dal Novecento a oggi), sviluppo di programmi di formazione, mediazione e didattica per tutti i livelli di pubblico. È l’idea di “museo aperto” che si afferma, un laboratorio permanente di indagine artistica e sperimentazione, uno spazio di produzione e comunicazione dove fare convivere memoria e innovazione, ricerca e divulgazione, pensiero globale e azione locale.

Coop. Mulinu – La Macina di Barbagia

Proseguiamo la nostra passeggiata alla scoperta delle coltivazioni degli alimenti che che hanno caratterizzato la dieta dei sardi per secoli. Entriamo in un edificio storico di Nuoro, dove troviamo un impianto di macinazione a pietra.

Quello di Mulinu è un percorso iniziato nel 2015 con la nascita dell’associazione Sèmene: una piccola comunità di appassionati con l’obiettivo di promuovere la riscoperta del grano in Barbagia e nel centro Sardegna, dove da oltre 70 anni non veniva più coltivato. Selezionano solo grani coltivati nell’isola senza l’utilizzo di prodotti fitosanitari e pesticidi. Ma se c’è una cosa che distingue Mulinu è il rapporto con gli agricoltori. Una relazione basata sulla collaborazione, il rispetto e l’amicizia. Un agronomo si occupa della loro formazione, della consulenza e della qualità complessiva della filiera. È da questo legame che nascono semole e farine di altissima qualità.

Statua del Redentore

Saliamo per il Monte Ortobene e dopo aver percorso un breve tratto di sentiero si giunge alla Statua del Redentore. Fu realizzata dallo scultore Vincenzo Jerace nel 1901 in occasione del Giubileo. Siamo a 955 mt slm e il paesaggio si presenta a noi come un dipinto. Uno spettacolo che ci rallegrerà il cuore.

Enoteca Spirito di Vino

Una panoramica del mondo enologico con più di seicento etichette con un occhio di riguardo alla Sardegna. Pregevole anche l’assortimento di distillati, birre artigianali, sciroppi e bevande. Degusteremo delizie uniche e quasi introvabili, anche per vegeteriani e con intolleranze.

Il settore dedicato agli articoli per il servizio del vino è ben fornito, insomma buone idee per regalare e regalarsi un ricordo di  questo viaggio!

Attrazioni da vedere

Visita al Museo Ciusa

Il Museo è dedicato a Francesco Ciusa (1883-1949), grande artista ritenuto l’iniziatore della scultura moderna nell’Isola. Giovanissimo, nel 1907, riceve il prestigioso riconoscimento della critica alla Biennale di Venezia col gesso ‘La madre dell’ucciso’. Trasferitosi a Cagliari, lavora alle sculture, in gran parte ispirate al mondo pastorale e alla cultura nuorese, l’universo da cui l’artista trae la sua prima e autentica forza creativa.

Il Museo propone ai visitatori circa 60 opere dell’artista, tra gessi e lavori in terracotta e pasta marmorea, il tutto corredato da disegni e documenti d’archivio.

L’esposizione è collocata all’interno dell’ex Tribunale di Nuoro, vasto complesso architettonico recentemente restaurato, che rappresenta una costante nei ricordi e nell’immaginario della popolazione nuorese (antico convento, tribunale consegnato alla storia letteraria e infine istituto scolastico).

Preziosa, inoltre, la ricostruzione, integrata con frammenti marmorei originali, del monumento eretto nel 1931 a Nuoro in onore di Sebastiano Satta e poi distrutto dopo il bombardamento del suo laboratorio (1943). Il Museo Ciusa è contemporaneamente un viaggio nella grande arte e nella cultura sarda più intima, un percorso emozionale che non può lasciare indifferente nessun visitatore.

Museo della Vita e delle Tradizioni popolari sarde

Le diverse sale all’interno del Museo ci offriranno l’occasione per conoscere le tradizioni sarde dal XIX e XX sec.

Attrazioni da vedere

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