Avvolti dalla natura e respirando la storia di una terra incontaminata, gustando i profumi e le prelibatezze delle tipicità locali, si potrà vivere un’esperienza ricca di sensazioni multisensoriali.
Arrivo in giornata a Nuoro e pernottamento in B&B o Residence. Visita-aperitivo con degustazione di prodotti tipici e cena in ristorante con cucina locale.
Partiamo da Nuoro con inizio in discesa in direzione nord. Dopo circa 15 km dall’inizio del tour, lasciamo la SP45 per prendere una strada lastricata che ci porta, dopo altri 6km circa, al primo dei nostri luoghi d’interesse lungo il percorso: la Tomba dei Giganti “S’Ena ‘e Thomes”, molto ben conservata.
Una volta ripartiti percorreremo per circa 14 km una stradina interna asfaltata quasi completamente, che ci porta in uno dei borghi più interessanti di tutta la Sardegna: Galtellì.
È un borgo medievale, reso famoso dal romanzo Canne al vento di Grazia Deledda. Il paese sorge in una posizione panoramica dalla quale domina sul Golfo di Orosei. Per ricordare la sua opera scopriremo i luoghi e i momenti del romanzo che ancora oggi sono riconoscibili, come la Chiesa del Santissimo Crocifisso, custode della miracolosa statua lignea, la Chiesa di San Pietro e i suoi preziosi affreschi del XII secolo. Lungo il percorso si potranno vedere dall’esterno la casa delle Dame Pintor e la casa di Don Predu, alcuni dei protagonisti principali del romanzo.
Per chi avesse ancora “gamba”, la scalata del monte Tuttavista, denominato anche il balcone sul Golfo di Orosei e che dal nome è tutto un programma, ci porta a godere di un panorama del tutto unico. Sulla sua cima abbiamo un cristo bronzeo di 6mt di altezza realizzato da un artista spagnolo, e poco sotto anche il bellissimo cerchio naturale sulla roccia, denominato “Sa Preta Istampata”, oltre a numerose vie di arrampicata.
Il meritato riposo sarà presso una struttura ricettiva dal sapore antico, e prima di cena potremo assaggiare un buon bicchiere di vino in una delle numerose cantine che ha ottenuto numerosi riconoscimenti a Vinitaly.
Ripartiamo in direzione Loculi, che attraverseremo per dare uno sguardo ai suoi murales, di cui uno raffigurante la grotta a Bortigali dove aveva inizialmente base la prima radio libera d’Italia dopo un duro ventennio di dittatura fascista, ovvero Radio Sardegna, che, poco dopo le 14 del 7 maggio 1945, grazie al tecnico Quintino Ralli che captò la comunicazione di una radio militare di Algeri che diceva “La Germania si è arresa”, che rilanciò la notizia in anteprima mondiale, venti minuti prima di Radio Londra e con 6 ore di anticipo su Radio Roma.
Ma il paese è diventato famoso anche per avere prodotto il “Gigante del Cedrino”, il più grande formaggio del mondo di latte di pecora con i suoi 598,5 chilogrammi, 165 centimetri di diametro, 60 centimetri di altezza e 12 mesi di stagionatura.
Lasciato Loculi, dopo circa 8km troveremo lungo il percorso, vicinissime tra loro una tomba dei Giganti e le domos de Janas “Sos Moios”.
Pochi metri e riprenderemo la SP45, dove dopo 14km circa c’è la possibilità di fare una deviazione per visitare una sorgente occasionale all’interno di una grotta, denominata “Sa Conca e Locoli”, ci “costa” circa 9km in più ma ne vale davvero la pena.
Proseguiamo verso La Caletta, frazione balneare di Siniscola. Lungo il percorso verranno attraversati lo splendido Stagno Longu, sede di numerose biodiversità e luogo di sosta dei fenicotteri rosa, che sarà possibile fotografare.
Dallo stagno si prosegue di fianco al mare verso San Giovanni ed il porto di La Caletta, dove si trova una torre spagnola del XVI Sec. che aveva funzione di difesa dagli assalti dei pirati barbareschi. Si farà una sosta per ammirare la torre e si proseguirà attraversando il porto turistico verso La Caletta, continuando in direzione Santa Lucia.
Santa Lucia, anch’essa frazione di Siniscola, è un borgo costiero su cui si erge una torre spagnola utilizzata anch’essa come baluardo a difesa della costa. Popolata dai pescatori di Ponza ai primi del novecento, ora costituiscono una comunità perfettamente inserita nel contesto sociale siniscolese.
Si entrerà a Santa Lucia dal viale dei pini e si circumnavigherà il borgo ammirando la pineta di Mandras, il lungomare verso la Torre Spagnola dove si farà una sosta, la piccola ed affascinante spiaggia delle barche, la spiaggia lontana. Una sosta di fronte al mare è d’obbligo per ammirare il mare e mangiare un gelato.
Da Santa Lucia si prosegue lungo la SS 125 verso il faro di Capo Comino, all’estremo est della Sardegna.
Si percorreranno i km restanti in un susseguirsi di scorci panoramici, piante di ginestre e mimose, boschi di pini adulti. entreremo per una visita nella zona residenziale di S’ena ‘e sa chita con una puntata verso la spiaggia, da cui inizia il sistema dunale e Sa Salina manna che sfocia a mare nel periodo invernale (anche qua è possibile ammirare stagionalmente numerose specie di uccelli che vi sostano). Ritorniamo sulla SS 125 e ci dirigiamo verso il faro di Capo Comino per una sosta e l’osservazione delle rocce a picco sul mare della zona, una delle più affascinanti e meglio conservate della Sardegna.
Si risale in sella e ci si dirige verso l’ultima tappa, percorriamo la SS 125 a ritroso per 15 km circa ed arriviamo in un agriturismo, dove ci attende la sistemazione in appartamento e la meritata doccia.
Per la sera previsti un wine tasting dei vini dell’azienda (un orange e due rossi del territorio) con descrizione dei vitigni autoctoni della Sardegna ed analisi sensoriale, ed una cena a base di prodotti tipici dell’azienda stessa e a km zero. Al mattino seguente colazione con torte preparate dall’agriturismo, miele, marmellate, yogurt, formaggio, caffè e latte, e… partenza per nuove avventure!
PIANO STRAORDINARIO DI RILANCIO DEL NUORESE - POR FESR SARDEGNA 2014-2020
AZIONE 6.8.3. - Progetto VISIT NUORESE