Appena fuori dal paese si trova il nuraghe Lughia, a testimonianza dell’antica frequentazione della zona. Attualmente la struttura si presenta crollata, ma già nel 1933 l’archeologo Antonio Taramelli ne descriveva la condizione di grave danneggiamento. Dell’esterno sono ancora visibili alcuni filari di pietre, mentre non è possibile visitarne l’interno. Il territorio di Austis è ricco di testimonianze di una storia antica e in tutta l’area sono state ritrovate numerose frecce di ossidiana, risalenti al Neolitico.
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