La tomba ipogeica di Martì, chiamata "Forreddos de Gianas", è costituita da tre camere ipogeiche scavate nell’arenaria quarzosa e risalenti alla cultura di San Michele; mostra nell'atrio più fossette pavimentali per offerte votive. Essa venne riutilizzata in epoca romana per nuove sepolture come attestano le stoviglie rinvenute in scavi successivi. Sparsi intorno nella pineta si trovano dei monoliti, uno dei quali conosciuto come S’Abbasantera, che probabilmente avevano un utilizzo rituale. Su Forreddu ‘e Janas di Tonara ha una forma che fa pensare a un cerchio irregolare con una circonferenza di quasi 15 metri. Ha due ingressi, uno a Nord-Est e uno a Sud-Ovest. L’ingresso vero e proprio potrebbe essere quello a Sud-Ovest; infatti l’apertura a Nord-Est, piuttosto irregolare, sembra dovuta a crolli naturali o a lavori successivamente eseguiti. Dall'ingresso principale, si arriva, attraverso una piccola apertura quadrata, al primo vano, preceduto da un atrio. Il primo vano è il più vasto e sta al centro della domu. Dal primo vano si accede agli altri due; uno a destra con un piccolo gradino e uno di fronte. La domus venne riportata alla luce da Antonio Taramelli tra il 1911 e il 1917.
via Is Forreddus de janas 08039 Tonara (Nu)
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