Antico santuario campestre, la chiesa di San Bachisio a Bolotana è situata nella parte bassa del centro abitato. Il suo aspetto attuale è dovuto a rimaneggiamenti di epoca cinquecentesca. L’edificio originario risale infatti al XIII secolo, ma a seguito dei lavori autorizzati da Anna Fara, nobildonna del tempo, ha assunto caratteristiche manieristiche, di ispirazione tardo-gotica in chiave rinascimentale. La ristrutturazione fu eseguita dal capomastro Miguel Puig di Cagliari, che in quegli anni risiedeva a Bolotana. La chiesa fu nuovamente consacrata nel 1598 dal vescovo di Alghero, come testimoniato dall’iscrizione presente sul muro interno della facciata. Delle antiche architetture sopravvivono solo alcuni elementi: il portale laterale ad arco inflesso e alcune cappelle laterali. L’edificio è a pianta longitudinale con navata unica, coperta da volta a botte a sesto acuto, e presenta 10 cappelle laterali. All’esterno la facciata è divisa in due parti da una cornice orizzontale. L’ampio portale ha un timpano classico ed è decorato da semicolonne e bassorilievi a motivi geometrici. Nella parte superiore della facciata si trova un ampio rosone, attualmente chiuso, affiancato dal due nicchie vuote, che dovevano ospitare le statue di San Bachisio e di un altro santo. Intorno alla chiesa sono presenti, oltre alla casa della nobildonna, un pozzo e i resti delle muristenes, gli alloggi per i pellegrini. Nel 1943 l’edificio ospitò le truppe tedesche e successivamente l’esercito italiano. Il santo viene festeggiato dai devoti in due occasioni: a inizio maggio e a inizio ottobre. Il nome Bachisio è presente solo in Sardegna, e il culto risale all’epoca bizantina.
Via Felice Cavallotti, 08011 Bolotana Ziu Zolo, Sardegna Italia
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